![]() si notano un alternaza di opus reticolatum con opus latericium(striscie di mattoni in terracotta), questo tipo di parametro prende il nome di opus mixtum ed è tipico delle ville romane di epoca imperiale,possiamo quindi datare la villa tra il I-II sec. D.C. Questa entrata doveva essere secondaria e portava dal portico della villa alla spiaggia,non dimentichiamo che all'epoca il livello marino era mezzo metro più basso e questo corrisponde a spostare la linea costiera di 20-50m verso il mare. Probabilmente la villa era sullo stile di quelle di Pyrgi tanto celebrate da Rutilio Namaziano nel De Reditu (416 D.C.) e proprio da lui sappiamo che molto probabilmente la villa fu saccheggiata e distrutta nel 411 D.C. con il passaggio dei goti di Alarico durante il sacco di Roma. Del rudere non resta traccia nella bibliografia classica, quindi non possiamo dire se fu scavata, ma molto probabilmente venne considerata parte integrante del vicino abitato di Castrum Novum e quindi bisognerebbe vedere i bollettini archeologici del 1838-1840 che trattano dello scavo dell'acropoli da parte di Donna Teresa Caetani duchessa di Sermoneta . ![]() Guardando l'interno del muro
notiamo che il caementum romano (l'interno del muro) è stato fatto
utilizzando pietre arenarie locali e mattoni spezzati invece del
cocciopesto, questa tecnica si utilizzava per i muri secondari e anche
per risparmiare denaro.Una decina di metri più in là
emerge un secondo muro e parte della rete idraulica della villa con una
parte del pavimento in opus signinum (calce con cocciopesto molto
raffinato), purtroppo il mare ha eroso la parte del pavimento facendo
sparire le tessere del mosaico. Approfittando dei
lavori di rifacimento del lungomare di capolinaro in via guglielmo
marconi abbiamo perlustrato la strada scavata ed in corrispondenza
della villa sono emersi delle tracce di blocchi di mura e cocciglia di
vasellame,come tegole e manici di anfora,seguendo lo scavo si evince
che la villa era molto grande e distribuita su
un'area di almeno 1000mq, purtroppo il nucleo della struttuta si trova
dentro il giardio di un villino moderno costruito negli anni'70 e molto
probabilmente le le sue fondamenta poggiano proprio sull'antica domus
marittima rendendo impossibile qualsiasi futuro scavo.
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